Lo sviluppo di un nuovo contesto socio-economico di natura turistica e culturale, implica una modifica cruciale: la ricollocazione della linea ferroviaria della costa, sostituendola con una tecnologia disruptiva di trasporto pubblico integrato in una nuova promenade marittima.
In un nuovo contesto socio-economico neoterziario, come previsto dalla legge 112, è impossibile prescindere dalla costa e dal mare quali elementi strutturanti la nuova attività turistico-culturale.
Al di là della mancanza di qualità dell’acqua del mare, il problema principale è nella difficoltà d’accesso e fruizione della costa, per la presenza della ferrovia, vera barriera che impedisce qualunque relazione tra città e mare.
Non è solo per le difficoltà d’accesso al mare che si propone lo smantellamento della linea, ma anche per il fatto che il traffico ferroviario è molto basso e il suo utilizzo è facilmente integrabile nell’infrastruttura della ferrovia circumvesuviana, che si trova in un tracciato parallelo a circa 1 km. di distanza.
Gli studi sull’integrazione di questi due flussi nell’infrastruttura ferroviaria circumvesuviana, dimostrano la fattibilità della proposta, che d’altra parte dovrebbe implicare la modernizzazione dei due sistemi ferroviari, tanto per quello che concerne l’unificazione e la semplificazione della rete elettrica (oggi di 900 volt e 1500 volt) che per la modernizzazione del materiale mobile.
Uno studio socio-economico e costi-benefici nel quale computare:
- i costi materiali dell’integrazione delle due ferrovie
- i benefici per i fruitori nell’utilizzo del nuovo sistema ferroviario stante il generale miglioramento della Circumvesuviana, essenziale in un adeguato standard turistico
- i benefici che genererebbe la soppressione della ferrovia costiera e la conseguente possibilità di predisporre un boulevard marittimo
- i benefici nell’utilizzo dello spazio litorale, oggi inutilizzato, per attività balneari e di svago
- i benefici dati dalla possibilità che, specialmente il settore privato, possa attivare negli spazi prossimi al mare, oggi inattivi per la vicinanza della ferrovia.
Lo studio verosimilmente dimostrerebbe la necessità di questa integrazione ferroviaria, necessaria per realmente trasformare un’economia industriale obsoleta in una nuova attività neoterziaria di base turistico-culturale.
D’altra parte, la sostituzione della ferrovia della costa esistente non è un’operazione così innovativa, considerando che nel comune di Castellammare di Stabia la ferrovia costiera è già stata smantellata e che ciò è avvenuto anche nel caso del tracciato ferroviario da Torre Annunziata a Cancello, che oggi si sta già convertendo in una pista ciclabile.