L’Idea di NaplEST
La sfida di rigenerare l’area orientale di Napoli nasce nel 2010 da un gruppo di imprenditori che, dopo l’approvazione del Piano Regolatore Generale della città, coglie le opportunità nate da nuove regole urbanistiche per inaugurare una nuova stagione del fare senza ricorrere a finanziamenti pubblici.
Proprietari di suoli, immobili ed attività a Napoli Orientale, consapevoli del degrado e delle inefficienze che troppo spesso feriscono la città, decidono di dar vita a un comitato, NaplEST, per fare sistema e dimostrare alla comunità, all’opinione pubblica italiana e internazionale, che Napoli è una metropoli viva.
Riqualificazione urbana di aree industriali dimesse o fortemente degradate, individuazione di nuove aree verdi, sistemazione del water front, realizzazione di infrastrutture: i progetti emersi da NaplEST sono trasversali e interessano i quartieri di Poggioreale, Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli per un’estensione complessiva di oltre 265 ettari.
Naplest promuove progetti di sviluppo dell’area ,accompagna le iniziative imprenditoriali degli associati, svolge attività di sussidiarietà orizzontale,(con specifici protocolli e di concerto con Associazione Costruttori e Unione Industriali di Napoli)con le pubbliche amministrazioni per la progettazione e la realizzazione di opere infrastrutturali ed iniziative pubbliche di valorizzazione del territorio, come il GP (Grande Progetto Comunitario) Ri-Po NaplEST, attualmente in fase di esecuzione (comprende i lavori della stessa Via Marina ) che l’Associazione ha ideato , messo a punto e donato al Comune di Napoli ed alla Regione Campania.
La scommessa si rinnova: Naplest et Pompei
Dopo i famosi crolli a Pompei della Schola Armatorum il governo dell’epoca, con il consenso della Regione Campania, varò una legge speciale (L.112/2013) modello unico in Italia, in cui si stabilì una concentrazione di competenze (Unità Grande Pompei) e di capacità decisionali ( Comitato di gestione tra presidenza del consiglio, ministeri competenti, regione, città metropolitana e nove comuni) )per attuare in breve tempo una profonda riqualificazione degli scavi di Pompei e degli altri siti (Oplontis, Ercolano, Stabia e Boscoreale) ed una riconversione a fini turistici dei territori circostanti (Buffer zone Unesco) degradati sia dal punto di vista urbano che economico – sociale.
Il Comitato Naplest, allo scopo di unire le azioni di rigenerazione urbana avviate nel 2010 nell’area orientale di Napoli in un’unica visione strategica di rilancio e sviluppo dei territori dei nove comuni vesuviani che rientrano nella Buffer Zone di Pompei e cogliere le opportunità date dalla legge speciale, ha modificato nel 2015 denominazione e raggio di azione confluendo nell’Associazione Naplest et Pompei che raccoglie il testimone di iniziative, esperienze e potenza progettuale messo in campo negli ultimi anni dal Comitato Naplest.
In sinergia con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, l’Associazione NaplEst et Pompei ha lo scopo di promuovere lo sviluppo urbano ed economico del territorio rappresentato dall’Area Metropolitana Orientale di Napoli, e quindi l’area che comprende i quartieri orientali di Napoli e tutto il territorio vesuviano costiero contiguo a Napoli Orientale ed alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia.
L’Associazione, dopo aver stipulato protocolli con l’Unità Grande Pompei (di cui alla legge 112/2013) e i Comuni interessati ha sviluppato, con l’ausilio di professionisti di fama internazionale (prof. Josep Acebillo), un proprio progetto strategico di valorizzazione del territorio che ha rappresentato l’asse portante del Piano strategico predisposto ai sensi della legge 112/2013 ed approvato dal Comitato di Gestione di cui alla stessa legge nel marzo 2018 .
Un laboratorio aperto
L’Associazione annovera tra i suoi associati, sin dalla costituzione, CDP Immobiliare spa, GESAC SPA , Kuwait Petroleum spa , ENI spa , Sistemi Urbani srl (gruppo FS).
L’Associazione ha carattere aperto e ad essa possono aderire imprese singole o consorziate che abbiano una proprietà da valorizzare o svolgano un’attività nella zona dell’Area Metropolitana Orientale “NaplEst et Pompei”, aziende pubbliche con le medesime caratteristiche, banche, istituzioni finanziarie, fondi di investimento e altri soggetti.
1. MATA Srl
2. Colella Industria SpA
3. Moccia Irme SpA
4. Magna Stabiae SpA
5. Majorano SpA
6. Saces Srl – Soc. Appalti Costruzione Commercio Edile Sanitari.
7. MUM Srl
8. Officine Torresi Srl
9. Imballplast SpA
10. Kuwait Raffinazione e Chimica SpA
11. Diomira SpA
12. Marina di Stabia Spa
13. DS Management Srl
14. Avv. Sergio Maione
15. S.I.M. Srl
16. Consorzio per il comparto CD
17. MED Consulting Srl
18. GESAC spa
19. CDP immobiliare
20. Mediterranea Diagnostica Srl [ME.DI]
21. ENI SpA
22. PA.CO. Pacifico Costruzioni Spa
23. Progetto Napoli Srl
24. Riabilitazione Pompeiana Srl
25. Notaio Luigi D’Aquino